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Fossalta
di Portogruaro
Le vicende di Fossalta sono legate
a quelle della Diocesi di Concordia. Nel 996,
l'imperatore Ottone III dona a questa vari territori, tra
i quali figura appunto Fossalta, il cui nome (fossa =
fossatum) sta forse ad indicare le varie opere difensive
erette nella zona contro le invasioni barbariche. Sotto
il dominio della "Serenissima Repubblica
Veneta", la zona "la bassa" fu riunita,
nel sec. XVII, sotto l'amministrazione di Cordovado, in
una parte di territorio denominato "paludo del
Sindacal". La chiesa originaria pare risalisse
all'XI sec. e fu demolita nel 1893 per la costruzione
della nuova Chiesa di S. Zenone (1913),
realizzata in forme neoromaniche su progetto
dell'architetto Ruffolo: ha pianta a tre navate con
transetto e presbiterio sopraelevato. All'interno
conserva un interessante banco di sacrestia con
inginocchiatoio in legno intagliato della fine del secolo
XVII ed alcune tele seicentesche. Il paese ha un volto completamente
moderno che, dopo la tromba d'aria del 1973, si č
arricchito di recenti costruzioni (tra cui la sede della
Cassa Rurale) e di nuovi spazi urbani. Particolarmente
riuscita č la sistemazione della piazzetta retrostante
il municipio, delimitata nei suoi fianchi lunghi
dall'edificio che ospita la Biblioteca Comunale, sede del
Museo Ippolito Nievo, attivo promotore di studi nieviani,
e dalla fronte posteriore del cinema comunale sulla quale
č stata riprodotta ad affresco, su grande scala, una
veduta settecentesca del Castello di Fratta. Di
fondamentale importanza per lo sviluppo economico di
Fossalta e del suo comprensorio č stato, ed č tuttora,
l'insediamento industriale Zianigo S. Margherita,
principale polo occupazionale cui si integrano peraltro
le tradizionali attivitā agricole artigianali. In
particolare, nell'ambito artigianale del legno e del
marmo sono emerse due personalitā di rilievo: gli
scultori G. Scalambrin (1886-1966) e N. Toffolon (nato
nel 1914). |