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Meolo
Reperti paleoveneti attestano che il
territorio era probabilmente abitato sin dalla preistoria, in epoca romana occupava una
posizione di rilievo nel ricco "ager" altinate, grazie alla sua vicinanza con la
città di Altino cui era collegato dallimportante via
Annia. A questo periodo risalgono alcune vestigia venute alla luce in località
Marteggia. Forse spopolatosi allepoca delle invasioni barbariche, vide la primitiva
creazione dellodierno centro urbano con la fondazione dei castelli di Medadis e
Meolo, che il patriarca di Aquileia fece erigere e amministrare da propri gastaldi per
concessione dellimperatore Berengario (995). Dato quindi in feudo agli Ezzelini
(1177), quando il casato si estinse, passò sotto la giurisdizione di Treviso e fu
direttamente coinvolta nelle lotte per il potere, devastata e bruciata più volte.
Sottomesso al dominio veneziano, il centro conobbe un periodo di pace e prosperità,
grazie al territorio fertile e ricco di boschi ed al suo corso dacqua, navigabile da
parte di piccole imbarcazioni che rifornivano quotidianamente la capitale di latte e di
pane. Dopo la caduta della Serenissima (1797), passato sotto il dominio napoleonico
(1806-1815) Meolo divenne Comune del distretto di San Donà. Nel corso della prima guerra
mondiale, dopo la rotta di Caporetto divenne un importante centro logistico, sede del
Comando Supremo italiano. Oggi Meolo è un centro prevalentemente agricolo.
Nella piazza centrale di Meolo, ora sede del Municipio, Palazzo
Cappello presenta la tipologia caratteristica dei palazzi veneziani; a poca
distanza lattuale Casa Longhetto è arricchita in
facciata da un affresco, forse risalente al XVI secolo, che rappresenta un Leone di San
Marco. Dal centro dirigendosi verso San Donà si può vedere Casa
Vio, forse unantica masseria di monastero, con la facciata decorata secondo
un antico schema tardo quattrocentesco. |