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Altino
Le più antiche tracce di frequentazione umana nel
territorio altinate risalgono al VIII-V millennio a.C., ma è solo con letà del
Bronzo (XV-XIII sec. a.C.) che si può considerare stabile la presenza delluomo
nella zona. Agli inizi del I millennio a.C. nacque ai margini della laguna veneta il
centro paleoveneto di Altino che, grazie alla sua peculiare posizione geografica, assunse
in breve un ruolo di rilevanza nellambito degli altri centri limitrofi. Già a
partire dalla fine del VI sec. a.C., Altino divenne scalo di traffici mercantili che
dovevano svolgersi per via endolagunare-costiera risalendo dagli empori di Adria e di
Spina verso nord. Dellabitato che doveva articolarsi in più nuclei di capanne
costruite su di una serie di dossi poco ancora sappiamo. I risultati dello scavo, seppur
parziale, delle necropoli, documentano levoluzione del centro paleoveneto dalla fine
del VII sec. a.C. alla piena romanizzazione. La localizzazione di due distinti nuclei di
sepolture (una a sud-ovest e una a nord) sta a testimoniare come anche ad Altino le
necropoli si sviluppassero secondo luso paleoveneto attorno allarea occupata
dallabitato, racchiudendolo quasi ad anello. La costruzione della Via Annia nel 131 a.C. segnò linizio del
processo di romanizzazione. Alcune grandi tombe multiple ad incinerazione, rinvenute in
entrambe le necropoli altinati rappresentano lanello di congiunzione tra il mondo
paleoveneto ormai al declino e la cultura romana in piena espansione. Tra la fine del II e
la prima metà del I sec. a.C. la locale comunità dovette acquisire le forme essenziali
dellideologia urbana. La prima fase di urbanizzazione di Altino avvenne fra
l89 e il 49 a.C. anno in cui Altino ricevette il pieno diritto romano. Divenuta
municipio, Altino si configurò sempre più, grazie alla politica marittima di Roma, come
uno dei maggiori scali dellalto Adriatico. A seguito della costruzione di nuove
strade extraurbane, la via Claudia Augusta e le vie vicinali per Oderzo e Treviso, Altino
divenne tra lo scorcio del I sec. a.C. e la fine del I sec. d.C. floridissimo centro
commerciale, punto dincontro e di smistamento dei traffici tra il nord e il
Mediterraneo. Gli scavi finora condotti nellarea urbana attestano lesistenza
di una cinta muraria, probabilmente non continua, di porte monumentali del tipo a due
torri, di banchine dormeggio, di installazioni portuali e magazzini porticati
connessi a moli fluviali. Ignota resta attualmente lubicazione del foro, dei grandi
edifici a carattere pubblico e religioso, del teatro. Poco nota è ancora ledilizia
residenziale privata, urbana e suburbana. Già a partire dal II sec. d.C. traffici e
commerci dovettero ridursi dando inizio ad un irreversibile processo di decadenza
economica e culturale. A ciò contribuirono anche le mutate condizioni ambientali nonché
limpossibilità di mantenere in vita quel particolare sistema idraulico che tanto
aveva stupito architetti e geografi del I sec. d.C. Nel IV sec. d.C. Altino divenne sede
vescovile. Nel 452 d.C. la città subì linvasione degli Unni e la distruzione da
parte di Attila, ma è solo nel VII sec. d.C. che Altino venne definitivamente abbandonata
dai suoi abitanti i quali trasferendosi a Torcello crearono i presupposti per la nascita
di Venezia. Ciò che restava della città romana divenne per secoli cava di materiale da
costruzione per Venezia e le isole della laguna, in quanto Altino, unico caso nel Veneto,
non venne mai più abitata nel corso dei secoli, fintanto che le bonifiche degli inizi del
1900 resero il sito nuovamente vivibile. |